Da un punto di vista evoluzionistico, i vegani possono essere considerati gli esseri umani più all’avanguardia.
Per sua conformazione primordiale, l’uomo è spinto alla conservazione della specie mediante la caccia, la riproduzione e la protezione dei nati. Analogamente, il vegano, è spinto alla conservazione della specie ma con modalità differenti; egli si riproduce, protegge i nati e l’ambiente, inoltre si nutre mediante una procacciazione di cibo più rispettosa e consapevole.
E’ proprio questo che rende il vegano un individuo post-moderno; nell’uomo gli istinti primordiali si sono evoluti, nel vegano, insieme agli istinti primordiali ha subito una grossa evoluzione anche l’intelletto che si è innalzato verso una sfera più virtuosa: il concetto di “protezione dei nati” ma anche più nel completo lo stesso concetto di “sopravvivenza” è stato ampliato, elaborato, evoluto.
Per sopravvivenza, nell’uomo post moderno, non si intende esclusivamente la continuità della specie umana, il termine “sopravvivenza” abbraccia l’intero ecosistema Terra, nessuna specie esclusa, non solo perché il Diritto di Vita non va negato a nessun essere vivente, ma anche perché il nostro organismo si configura meglio con un regime alimentare più sano.
Il nostro organismo non produce enzimi per digerire molte delle componenti che le industrie alimentari ci propinano. Il classico esempio è dato dal latte e tutti i prodotti caseari. L’uomo manca di lattasi, l’enzima responsabile delladigestione del lattosio. Il calcio si trova in abbondanza nel cavolfiore. Allora perché dovremmo nuocere il nostro organismo per ingerire latte? (conservazione della specie umana) e ancora, perché dovremmo costringere delle mucche ad una non-vita? (protezione delle specie).
Un esempio meno tradizionale ma pur sempre valido, è dato dal surplus proteico ingerito dall’uomo mediante la carne. Le proteine sono composte da amminoacidi, questi si trovano in abbondanza nei vegetali. L’intero pool amminoacidico per la produzione adeguata di proteine può essere assunto con un’alimentazione vegetale. Allora perché uccidere altri esseri viventi? (conservazione delle specie).
Perché è il vegano il vero uomo post moderno e non il vegetariano? Il vegetariano accetta compromessi, quelli che il vegano rifiuta categoricamente per la natura del suo profilo psicologico, compatto e coerente. L’uomo egoisticamente, scende a compromessi. Il vegetariano è l’anello che congiunge l’uomo del ventunesimo secolo all’uomo post moderno, incarnato pienamente dal Vegano.
Lo studio pubblicato dalla dottoressa Roberta Odierna è stato il tema di un acceso dibattito tenutosi lo scorso settembre al Salone dell’Alimentazione di Salerno. Salone organizzato dall’Associazione Ambientalista e Animalista Giacinto Onlus.
Roberta Odierna,
psicoterapeuta cognitivo comportamentale
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